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Amnesty International pubblica annualmente un rapporto dettagliato sulla condizione dei diritti umani nel mondo, evidenziando le sfide globali. Il rapporto sottolinea una crescente preoccupazione per l'escalation dei conflitti armati, il declino del diritto internazionale e l'uso crescente di tecnologie per limitare le libertà individuali, riflettendo un quadro mondiale drammatico caratterizzato da un regresso significativo nei diritti umani tra il 2023 e i primi mesi del 2024. Tra le 155 nazioni incluse nel rapporto figurano anche la Slovenia, la Croazia e l'Italia.

Il rapporto di Amnesty International sulla Slovenia evidenzia una serie di violazioni dei diritti umani e, allo stesso tempo, sottolinea gli sforzi di Lubiana nel cercare di porre rimedio ad altre carenze, come la nuova legge che ha interrotto le procedure per le contravvenzioni legate alla violazione delle restrizioni anti-protesta durante la pandemia di COVID-19. Inoltre, evidenzia la carenza di assistenza sanitaria dovuta alla mancanza di medici di base, che ha privato circa 140.000 persone di sostegno. La Presidente Nataša Pirc Musar ha proposto una legge per regolarizzare la residenza permanente dei cancellati. Nonostante le critiche della società civile, la Slovenia continua a respingere richiedenti asilo in Croazia. La Corte costituzionale ha revocato la sospensione della modifica della legge sulla radiotelevisione e il Parlamento ha approvato la legge sull'assistenza a lungo termine.

Il rapporto di Amnesty International sulla Croazia per il 2023 denuncia pratiche violente contro rifugiati e migranti, limitazioni sull'aborto e discriminazioni verso Rom e Serbi. Tuttavia, il governo ha intrapreso azioni contro le "cause SLAPP" nei confronti dei giornalisti e ha intensificato la lotta contro la violenza domestica. Le organizzazioni umanitarie registrano un aumento significativo delle persone che cercano di entrare in Croazia, con numerosi casi di respingimenti violenti. La Croazia ha adottato misure per migliorare la libertà di stampa e l'accesso ai servizi relativi alla salute sessuale e riproduttiva, ma deve ancora affrontare la discriminazione razziale e la transizione verso energie rinnovabili.

Il rapporto di Amnesty International sull'Italia evidenzia gravi violazioni dei diritti umani, inclusi casi di torture e maltrattamenti da parte delle forze dell'ordine, restrizioni alla libertà di riunione per attivisti climatici e alti livelli di violenza di genere e discorsi di odio. Nonostante l'alto numero di femminicidi e di vittime lungo la rotta del Mediterraneo, vi è una carenza di rifugi e fondi per supportare le vittime, mentre le organizzazioni di soccorso in mare sono criminalizzate e il sostegno alle autorità libiche, accusate di gravi violazioni dei diritti umani, continua. L'Italia affronta ancora sfide nel raggiungere gli obiettivi climatici e continua a investire in combustibili fossili.


Corrado Cimador