Entro la primavera del 2025 si potrà viaggiare su un taxi elettrico volante. È quanto si propone di fare l’azienda indiana “The ePlane”, che punta, come ha spiegato il fondatore e amministratore delegato, Satya Chakravarthy, a risolvere il problema del traffico che congestiona e inquina le grandi città dell’India.
Il veicolo, una sorta di grosso drone, potrà ospitare al massimo quattro passeggeri ed essere utilizzato anche come ambulanza, riducendo di un quarto i normali tempi di percorrenza in città come Chennai, sede dell’azienda.

Dalle prime immagini diffuse il veicolo sembra una via di mezzo fra una navetta spaziale e un drone giocattolo, poco più ingombrante di un’automobile moderna, con una sagoma da cinque metri per cinque.
Sarebbe in grado di coprire distanze di 200 chilometri prima di aver bisogno di una ricarica, e naturalmente decollerebbe verticalmente, non avendo quindi bisogno di una pista di atterraggio. Sarà un pilota a far volare il veicolo, e non è prevista al momento la guida in remoto.
Il taxi volante non è però l’unico progetto dell’azienda di Chennai (che è uno spin off dell'Indian Institute of Technology): in programma c’è anche il lancio sul mercato di "droni-cargo", capaci di trasportare carichi da 2 a 6 chilogrammi.
Non manca però la concorrenza nel campo del trasporto sostenibile: la InterGlobe Enterprises, ramo della compagnia indiana IndiGo, e la statunitense Archer Aviation, stanno infatti per lanciare il primo servizio di taxi elettrici a Delhi. I veicoli sarebbero in grado di portare i passeggeri dal centro della capitale indiana, alla città satellite di Gurugram, nello stato confinante dell'Haryana, in appena sette minuti, un percorso che normalmente richiede più di una ora.

Alessandro Martegani