Foto: Martegani
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Anche a Trieste, come in alte altre città Italiane, i giovani attivisti di “Friday For Future” sono tornati a manifestare per chiedere un’accelerazione da parte dell’Europa sui temi climatici e anche misure a favore dell’ambiente in città.

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La manifestazione, la prima del 2024, non è stata però molto partecipata: nonostante le ingenti forze di polizia dispiegate in piazza della Borsa, all’appello hanno risposto una cinquantina di persone, molti non più giovani.
Accanto agli organizzatori, anche movimenti di sinistra radicale, animalisti, e qualche bandiera palestinese. Dopo una breve serie d’interventi, i manifestanti hanno dispiegato gli striscioni e hanno dato vita a un corteo che ha raggiunto piazza Goldoni e per poi proseguire lungo via Carducci, via Battisti fino all'ingresso del giardino pubblico "De Tommasini”.

Foto: Martegani
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Fra gli slogan, attacchi all’Unione europea, che per i manifestanti starebbe investendo troppo poco sulla transizione ecologica, dirottando fondi sugli armamenti (“che sono una delle cose meno ecologiche del mondo”), e non sarebbe abbastanza incisiva su temi come quello delle emissioni provocate dagli allevamenti intensivi.
Protesta anche per la asserita scarsa sensibilità, secondo i dimostranti, dell’amministrazione comunale di Trieste sulla mobilità green e contro progetti come l’Ovovia, la funicolare fra Trieste e Opicina, che non aiutano né l’ambiente né la mobilità urbana.

Alessandro Martegani